L’Odio e la Scelta dello ‘sguardo’

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“Guardate com’è sempre efficiente, 
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l’odio.
Con quanta facilità supera gli ostacoli.
come gli è facile avventarsi, agguantare.
Non è come gli altri sentimenti.
Insieme più vecchio e più giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere”
(L’odio, Wisława Szymborska)

 

Avere un atteggiamento positivo nella vita, volgere uno sguardo positivo alla realtà che ci circonda quasi mai è una faccenda per così dire “gratuita”.
E’ piuttosto una scelta.
Si sceglie il sorriso al posto della lamentela, il silenzio al posto della polemica, la gioia al posto della tristezza, la pace al posto della guerra, la fede al posto della disperazione.
Una scelta che spesso richiede un discreto lavoro su se stessi, in alcuni casi particolari addirittura un lavoro a tempo pieno. E non sempre si riesce.
E non si pensi che questo abbia qualcosa a che fare con l’insabbiare, il condonare o il rinunciare…
Ha più a che vedere con la piena assunzione di responsabilità di e per se stessi, e con il trasformare una reazione, generata di solito dall’ego, in un’azione.
“Ne vale la pena?” chiederà qualcuno
Secondo me, si
Perché?
Perché c’è qualcosa di prezioso dentro di noi, dentro ognuno di noi, che altrimenti si deteriora.
E per alcuni questa eventualità è insostenibile.
#Isabil